Supercoppa Tim alla Lazio, è questo quello che ha detto il primo trofeo ufficiale della stagione, la squadra biancoceleste domina in lungo ed in largo i campioni d’Italia bianconeri della Juve, grazie alle marcature di un super Immobile , ed il gol al cardiopalma in exremis di Murgia.

Gara che inizia con una Juve che parte a spron battuto, e nei primissimi minuti di gare mette alle corde la Lazio, ma un’immenso Strakosha nega la gioia del gol a Cuadrado, quando respinge con i piedi un tiro a botta sicura.

Subito dopo la Juve crede di avere in mano la gara, e guadagna in serie un paio di calci d’angolo, ma Strakosha ancora vigile, ha la difesa in mano e tiene sveglia la Lazio richiamando tutti all’ordine.

Dopo la sbandata iniziale gli uomini di Inzaghi e Farris schierati con un 3 /4/2/1 prendono confidenza con il campo e con il modulo, cosichè i due trequartisti Luis Alberto e Milinkovic cominciano ad alzare un pressing asfissiante sull’inizio della manovra juventina assieme ad Immobile, che orfana di Bonucci non riesce a ripartire in modo brillante, punto forte del gioco delle zebre.Squadra compatta , e dinamica comiciamo a tessere una manovra avvolgente dimostrando di avere un palleggio di livello superiore, avere gente come Leiva ti da quell’esperienza e quella personalità che in un centrocampo dai piedi ottimi è indispensabile.

La marea biancoceleste prende il sopravvento e le fasce cominciano ad avere un vero dominio con Basta e Lulic che fanno a fette i loro dirimpettai, e Luis Alberto prende per mano la Squadra con personalità e con un piede fuori dalla norma, e così meritatamente Immobile al 32^ assistito dall’uomo venuto da un pianeta lontano, Milinkovic, si guadagna il calcio di rigore saltando Buffon e lo stesso portiere bianconere atterra il biondo attaccante, calcia Immobile in maniera impeccabile alla sinistra del portiere che intercetta ma non può far altro che raccogliere la palla dentro la rete.
Tutti si aspettavano una reazione juventina, invece il dominio biancoceleste continua, e non grazie ad una juve in costruzione, essendo la stessa squadra campione d’Italia, escluso Bonucci, ma perchè Inzaghi l’ha incartata ad Allegri, ed anche perchè i calciatori della Lazio sono fortissimi, e una manciata di secondi dopo Basta, servito ancora da una delizia di tacco di Milinkovic si trova a tu per tu con Buffon, ma il biondo giocatore biancoceleste decide di far durare ancora un po la partita e spara addosso al portierone juventino.

Partita che è saldamente in mano alla Lazio quando arrivia il fischio che sancisce la fine del primo tempo, c’e’ entusiasmo, perchè una Lazio così ti fa ben sperare, ma non possiamo mollare ed abbassare la guardia, stesse cose magari dette da Inzaghi, tra il primo ed il secondo tempo.

Riparte la Gara , con la Juve che cerca con poca convinzione e ben arginata dalle aquile di riprendere la partita, ma nulla la Lazio è troppo in palla e riparte in velocita e con precisione con i suoi calciatori di alta progressione sulle fasce e con un Parolo sontuoso nel pressing dei centrocampisti di turno ora, Pjanic, ora Kedhira. La Juve sta per tracollare , si percepisce, è solo questione di tempo, ed il minuto è il numero 54^ quando dalla destra arriva un cross che il solito Immobile incorna alla perfezione incrociandolo sul palo opposto del portiere, è due a zero boato della nord, ed il ct azzurro Ventura gongola e si coccola l’attaccate italiano più forte del momento.

Juve annichilita, juve domata, ma questi hanno sette vite, lo sanno tutti, ed una grande fortuna e qualità, binomio pericolosissimo, e quindi quando la Lazio intorno al 65^ non è ha più e si capisce perchè la Juve con timidezza riesce a guadagnare metri, al 74^ Inzaghi decide per un doppio cambio, e le fasce si rifanno il look, entrano il nuovo acquisto Marusic, ed il velociraptor biancoceleste Lukaku, al posto di Basta e Lulic.

Lazio che comunque sembra aver in mano la situazione, ma quando lo stellone di distrae cosa succede? Punizione di Dybala da 30 metri la palla prende un giro unico e finisce in rete, incredibile , iniziano le paure di sempre, ed allora pronti a difendere il vantaggio che da doppio è diventato di misura.
Juve convinta di poter riprendere la gara, ed allora attacca a testa bassa rivitalizzata anche dai cambi di Allegri, D.Costa entra bene in partita e mette in difficolta con i suoi strappi e la sua freschezza la difesa sfinita della Lazio, che dopo la sostituzione di Leiva per crampi, al suo posto Murgia, Radu non ne ha più c’e’ da soffrire.

Stellone sempre offuscato quando Marusic provoca il calcio di rigore che ancora Dybala mette a segno, per lo sconforto biancoceleste, e la gioia dei tifosi juventini, grande scoramento al 91^ quando era stato tutto così bello e perfetto. C’e’ solo da aspettare i supplementari, invece lo stellone si scrolla di dosso le nuvole, ed il velociraptor si accende e si inv

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